Il Ponte della Maddalena, meglio conosciuto come Ponte del Diavolo, si trova nel comune di Borgo a Mozzano ed attraversa il fiume Serchio. E’ un’opera medievale, probabilmente commissionata da Matilde di Canossa intorno all’anno 1000 per consentire a pellegrini e viandanti di raggiungere Lucca e ricongiungersi alla via Francigena nel lungo tragitto che aveva come meta Roma.
Venne ristrutturato nel XIII secolo dal condottiero Castruccio Castracani e il suo nome sembra riconducibile all’Oratorio che si trovava lungo la sponda sinistra del fiume, ai piedi del ponte. Di certo si sa che un atto della Repubblica di Lucca ne proibiva il passaggio con mezzi pesanti, come le macine di mulino, per conservarlo perfettamente (1670). Agli inizi del Novecento per consentire il passaggio del treno sulla linea ferroviaria Lucca-Aulla, venne aperto un nuovo arco sul lato destro che modificò nuovamente la fisionomia di questo sinistro ponte a forma di schiena d’asino, ribattezzato da tutti Ponte del Diavolo.
Il Ponte del Diavolo: la leggenda che supera la storia
Percorrendo la Via del Brennero (SS 12), a Borgo a Mozzano, si rimane sedotti dalla vista di questo ponte dall’aspetto tanto improbabile da valergli l’appellativo di Ponte del Diavolo. Pare infatti impossibile che questa antica struttura medievale abbia superato indenne le molte piene del fiume Serchio che ne hanno minato più volte la solidità e che in particolare nel 1836 ne causarono gravi danni alla struttura. Forse non tutti sanno che a commissionarlo fu Matilde di Canossa, ma di certo non è sconosciuto a nessuno che nella storia di questo ponte ci sia stato lo zampino del diavolo!
La leggenda narra infatti che il capomastro incaricato di seguire i lavori del ponte, trovandosi di fronte a difficoltà importanti, cadde nella più profonda disperazione pensando al disonore riscontrato per non essere riuscito a terminare il lavoro entro la scadenza prefissata. Una sera, seduto sulla riva del fiume, mentre pensava a come poter giustificare la sua incompetenza, il poveretto venne incuriosito dalla presenza di un distinto uomo d’affari sotto le cui sembianze si nascondeva il diavolo. Quest’ultimo presentandosi al capomastro promise che sarebbe stato in grado di completare il ponte in una sola notte, in cambio dell’anima di colui che per primo lo avesse attraversato. Il patto tra i due fu siglato e l’indomani mattina tutti gli abitanti, meravigliati davanti all’opera compiuta, si congratularono con lo sventurato che, preso ancora dalla disperazione e stavolta anche dal rimorso, impedì alle persone di inaugurare la struttura finché non avesse dato loro il permesso. Il costruttore corse a confessare il suo peccato da un religioso che gli suggerì di far attraversare il ponte per primo ad un maiale, salvando le persone da una catastrofica fine.
L’astuto piano funzionò e il Demonio, sentitosi beffato, si gettò nel Serchio. Nessuno lo vide più!
Perché visitarlo
Lungo ben 90 metri e realizzato interamente in pietra, questo ponte raggiunge con le sue arcate un’altezza di 18 metri. Sopravvissuto alla ferocia dei nazisti che lo minarono prima di abbandonare le fortificazioni e alle tante piene, oggi è ancora lì dove molti secoli fa venne edificato. Forte di una storia e di una vista mozzafiato merita certamente un passaggio a piedi. E’ consigliato di lasciar parcheggiata la macchina subito prima del ponte, nello spiazzo sul lato sinistro, magari dopo aver prenotato in uno dei ristoranti della zona dove continuare a respirare questa strana e stregata atmosfera!